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Magazine EFM n. 10 (n.2 – anno 2008), edizione completa acquistabile esclusivamente in versione cartacea.

Fino a qualche anno fa solo nel periodo natalizio si intensificavano in modo esponenziale i blitz sui prodotti della pesca effettuati dagli Organi di Controllo; di recente invece si sente parlare sempre più i media relativamente alle problematiche sui prodotti della pesca. Veterinari delle ASL, Capitanerie di Porto e Guardia Costiera, NAS e NAC sono sempre più attenti a verificare la corretta etichettatura dei prodotti ittici durante tutto l’arco dell’anno e anche i consumatori sono sempre più sensibili a volere sapere di più in merito a ciò che mangiano. EUROFISHMARKET ha visto quintuplicare la richiesta di consulenze e corsi di aggiornamento e di formazione in merito alle principali “frodi”
del settore della pesca sia da parte di enti pubblici che da parte di operatori privati. E ciò sicuramente risponde ad una nuova esigenza di mercato.
Neanche il pesce, alimento fino ad oggi difficilmente etichettabile e rintracciabile, può più vendersi senza essere davvero competenti. Questa competenza deve partire dal produttore, deve essere capita dal compratore all’ingrosso, spiegata al cliente dal dettagliante ed infine apprezzata dal consumatore stesso. Su tutta la filiera deve vigilare la professionalità degli Organi di Controllo, per il consumatore ma anche a tutela di chi opera onestamente. A questo proposito EUROFISHMARKET presenta in questo numero una indagine sul salmone affumicato il cui consumo, soprattutto nel periodo natalizio si impenna. Chi ama questo prodotto immagina di acquistare un salmone (Salmo salar) affumicato da fresco, pochi pensano di acquistare un prodotto affumicato a partire da un salmone decongelato e pochissimi si aspettano di consumare un prodotto affumicato, congelato e poi decongelato prima di essere sistemato negli spazi appositi di vendita al dettaglio. Sempre in questo numero, EUROFISHMARKET cerca di fare chiarezza in merito all’ “allarme mercurio” raccogliendo dati ed interviste significative sull’argomento. Perché è corretto ben informare e non allarmare i consumatori. Per questo chi vende deve diventare credibile, non a parole…